lunedì 18 novembre 2013

Progetto Zuffanti: Rox Villa


9 settembre: Rox Villa

Il nostro caro tecnico del suono oltre alle abilità foniche che lo contraddistinguono è anche un eccellente trombonista. Il trombone è uno strumento strano e non sempre col rock ci va a nozze ma per certi spezzoni jazzati è stato perfetto. Non solo, in un momento molto sinfonico su "L'interno di un volto" un fantastico tappeto realizzato con tre tromboni sovraincisi ha creato una magniloquente e ultraterrena atmosfera molto Dead Can Dance meet King Crimson.
Ma Rox non è stato solo questo.
Rox è stata la persona più importante per la buona riuscita di questo album. Mi ha infatti aiutato sin dai primissimi giorni a produrre, organizzare e scegliere i giusti musicisti. Mi ha dato una grossa mano per gli arrangiamenti, per i suoni, per le varie scelte e per la gestione di tutto il progetto.
Inoltre ha suonato (il sopracitato trombone ma anche alcune tastiere quali mellotron e sintetizzatori vari) e, più di tutto, ci ha messo l'anima per registrare l'album nei suoi Hilary Studios, a volte non dormendo la notte fino a che non trovava il giusto suono.

Questo disco non sarebbe stato lo stesso senza il grande talento di Rox e - senza nulla togliere a tutti quelli che si sono impegnati per rendere reale questo sogno - è a lui in primis che vanno i miei più sentiti ringraziamenti.

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