martedì 1 ottobre 2013

Enzo Zirilli nel progetto Zuffanti...


Insieme agli avvenimenti delle settimane passate cominciamo a parlare anche un po' del presente. Quattro giorni fa abbiamo finito ufficialmente tutte le registrazioni e stiamo cominciando i mixaggi. Nel frattempo stiamo definendo anche la copertina. Il grafico di AMS Eugenio Crippa mi ha fatto delle foto molto belle in quel di Milano e stiamo vagliando varie ipotesi facendoci venire in mente le idee più disparate. Inoltre, insieme al regista Simone Besutti, stiamo pensando al video di un pezzo, che speriamo di potere presentare già a inizio dicembre.

Detto ciò torniamo alla descrizione dei musicisti.


12 Agosto

Ho sempre collaborato con validissimi musicisti, alcuni con anni di studi alle spalle, altri autodidatti ma dotati lo stesso di enorme talento. I musicisti che ho scelto per il disco però mi hanno dato un'ulteriore insegnamento di vita e di carattere.
Enzo Zirilli è un batterista jazz di fama internazionale, il suo curriculum artistico è pauroso e averlo al mio servizio è stato in primis un onore e poi una lezione di vera professionalità.
Nell'unico pezzo ancora orfano di batteria - “Sotto un cielo nero” - Enzo ha, come si suol dire, dato il bianco. In quattro ore ha suonato infatti un gran numero di versioni della canzone, un più incredibile dell'altra. Una vera macchina del ritmo totalmente instancabile e foriera di miriadi di idee talmente azzeccate che in sede di editing ci ha messo in crisi. Erano tutte talmente belle che non sapevamo veramente quale scegliere.
Quale è la differenza tra un bravo musicista e un vero musicista? Che il vero musicista non si accontentata mai di aggiungere buone idee, non si stanca mai di suonare ma si fa guidare dal suo istinto e dal suo talento per dare il meglio del meglio. E finché questo optimum non è raggiunto il vero musicista non si da pace.
Io sono da sempre un fautore del “buona la prima” perché credo che nelle primissime take si dia il massimo del cuore, poi la cosa si fa ripetitiva e subentra il mestiere che rischia di appiattire il tutto. All'inizio invece si è freschi, carichi e pieni di cose da trasmettere. Ma il mio è un atteggiamento che può nascondere anche un po' di pigrizia e scarsa volontà di applicazione. Con Zirilli invece ho avuto una bella lezione sul quanto un approfondito studio del pezzo, un entrarci maggiormente minuto dopo minuto, non faccia altro che fare uscire una montagna nuovi e brillanti spunti.
Sono molto felice delle scelte che ho fatto per questo disco, in certi momenti lo ascolto - in questa versione ancora grezza e mancante di vari tasselli - e mi sembra una bomba pronta a esplodere, sono esterrefatto dalla sua potenza, dal suo mood oscuro e graffiante e dalla sua stupefacente resa tecnica. Ho superato me stesso? E' probabile ma tutti questi nuovi e grandi amici mi stanno dando una grossissima mano a farlo e credo di avere imparato più in questi due mesi di lavoro che in vent'anni di musica. Esagero? No, è solo che i tempi sono maturi e questo disco, queste collaborazioni dovevano arrivare ora, al termine di un percorso e all'inizio di un nuova via.


Trovate tutte le info su Enzo Zirilli qui: http://urly.it/27tj

Nessun commento:

Posta un commento