martedì 24 settembre 2013

Riccardo Barbera... era il 18 di luglio


18 luglio: Riccardo Barbera

Per la prima volta da quando suono ho deciso di affidare le parti di basso in un disco a un altro musicista. Per quanto io possa amare tale strumento e possa riuscire a tirar fuori da esso qualcosa di decente suonandolo è indubbio che abbia delle lacune tecniche e che più di tanto non riesca a fare.  A volte quindi penso sia meglio rendersi conto dei propri limiti e fare un passo indietro piuttosto che insistere caparbiamente a fare (male) ciò che non riesce. Siccome in questo nuovo album le composizioni si spingono spesso verso territori altamente tecnici mi sembrava sensato farvi suonare qualcuno che potesse fare quello che io non riuscirei a fare bene. Da una parte devo dire che un po' mi è spiaciuto non suonare il mio strumento, ma quando ho sentito cosa tirava fuori Riccardo Barbera non ho potuto far altro che pensare di avere fatto la scelta giusta.
Riccardo a Genova è considerato uno dei migliori bassisti sulla piazza ed è fondamentalmente un jazzista, ma anche un validissimo e insospettabile rockettaro.
Sembra sempre che io sia esagerato e che mi lasci andare troppo con l'entusiasmo. Ma come si fa e non esaltarsi quando si assiste a una performance perfetta da parte di un musicista a cui affidi le tue canzoni e lui te le arricchisce con esattamente tutto quello che avresti voluto e anche di più? Questo è ciò che Riccardo ha fatto con i bassi sui pezzi del disco. Precisi, potenti, delicati quando ci voleva e groovosi al punto giusto. Meglio che non ci faccia troppo l'abitudine altrimenti non vorrò più suonare nei miei dischi.
Riccardo ha suonato in tutto l'album alternando il basso elettrico al fretless e al contrabbasso. Meraviglioso in particolare il suo apporto sul pezzo più orchestrale del disco: “Una sera d'inverno”, ove è riuscito letteralmente a far cantare il suo strumento sotto l'intenso apparato sinfonico. Nei punti più difficili inoltre ha tirato giù nota per nota ogni parte suonando poi preciso al millesimo. Non avrei potuto chiedere di meglio.

Trovate tutta una serie di info dettagliate sulla carriera di Riccardo qui:


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