Auguri... Auguri... Auguri...Auguri... Auguri...
martedì 24 dicembre 2013
mercoledì 18 dicembre 2013
Video de "La certezza impossibile"
Ecco
il videoclip de "La certezza impossibile", un pezzo dal nuovo album solista, LA
QUARTA VITTIMA, in uscita il
prossimo 15 gennaio 2014.
This is the video "La certezza impossibile", a song from my new solo album, LA QUARTA VITTIMA to be released on January 15, 2014.
Song recorded by Rox Villa at Hilary Studio. "La quarta
vittima" will be out January 15, 2014 on AMS records.
La certezza impossibile:
Saverio Malaspina: drums
Riccardo Barbera: bass
Laura Marsano: giutars
Emanuele Tarasconi: keyboards
Rox Villa: mellotron, spece echo
Gian Marco Pantera Pietrasanta: sax, flute
Fabio Zuffanti: loops, vocals
martedì 19 novembre 2013
The new album of Fabio Zuffanti: the role of Rox Villa
September
9: Rox Villa
Our
beloved sound engineer as well as "phonic" skills that distinguish
him is also an excellent trombonist. The trombone is a tool that not always is
combined well with rock but for some "jazzy-flavour" pieces was
perfect. Not only that, in a very symphonic moment on "L'interno di un volto" he made a
fantastic part with three trombones overdubbed to create an otherworldly
atmosphere very "Dead Can Dance Meet King Crimson".
But
Rox
was not only this.
Rox
was the most important person for the success of this album. Infact he helped
me since the very early days to produce, organize and choose the right
musicians. He gave me a big hand for the arrangements, for the sounds choises
and for the management of the whole project.
He
also played (the aforementioned trombone but also some keyboards such as
mellotron and various synthesizers) and, most of all, he put his whole soul to
record the album in his Hilary Studios.
Sometimes not sleeping at night until he found the right sound.
This
record would not have been the same without Rox's great talent and - without
taking anything away from all those who are committed to make this dream come
true - it is to him in the first place that I extend my warmest thanks.
lunedì 18 novembre 2013
Progetto Zuffanti: Rox Villa
9 settembre: Rox Villa
Il nostro caro tecnico del suono oltre
alle abilità foniche che lo contraddistinguono è anche un eccellente
trombonista. Il trombone è uno strumento strano e non sempre col rock ci va a
nozze ma per certi spezzoni jazzati è stato perfetto. Non solo, in un momento
molto sinfonico su "L'interno di un
volto" un fantastico tappeto realizzato con tre tromboni sovraincisi
ha creato una magniloquente e ultraterrena atmosfera molto Dead Can Dance
meet King Crimson.
Ma Rox non è stato solo questo.
Rox è stata la persona più importante
per la buona riuscita di questo album. Mi ha infatti aiutato sin dai primissimi
giorni a produrre, organizzare e scegliere i giusti musicisti. Mi ha dato una
grossa mano per gli arrangiamenti, per i suoni, per le varie scelte e per la
gestione di tutto il progetto.
Inoltre ha suonato (il sopracitato
trombone ma anche alcune tastiere quali mellotron e sintetizzatori vari) e, più
di tutto, ci ha messo l'anima per registrare l'album nei suoi Hilary Studios, a volte non dormendo la
notte fino a che non trovava il giusto suono.
Questo disco non sarebbe stato lo
stesso senza il grande talento di Rox e - senza nulla togliere a tutti quelli
che si sono impegnati per rendere reale questo sogno - è a lui in primis che vanno
i miei più sentiti ringraziamenti.
lunedì 11 novembre 2013
Video intervista a Fabio Zuffanti e Rox Villa
Dopo un lunga serie di pagine dedicate alla conoscenza del
nuovo progetto, raccontato passo dopo passo attraverso i singoli attori, Fabio Zuffanti e Rox Villa fanno il punto della situazione a due
mesi dall’uscita dell’album solo “La Quarta Vittima”.
L’intervista a seguire appare una buona anticipazione del
piatto forte, come sempre in questi casi rappresentato dalla musica, ma prima
dei suoni protagonista resta la parola…
martedì 5 novembre 2013
Zuffanti's Project: Alberto Tafuri
We
have finished recording and mixing of "The fourth victim" from almost
a month and the time elapsed so far has been used to think about a mastering
that was worthy of the name. A mastering that could highlight the peculiarities
of the disk without highest volumes or frequencies out of control. Today the
miracle, I have heard with Rox the definitive work on mastering and emotion has
been high. The album sounds VERY good and everything is in its place in the
spectrum sound in a perfect manner. The sound is powerful, very powerful, but
at the same time soft and full-bodied; it embraces you without smash your
eardrums and makes you savor every smallest detail.
Rox
Villa made his abosolute recording masterpiece and the mastering has put the
icing on the cake on it all. I look forward to that you can listen to.
September 11: Alberto
Tafuri
Enzo Zirilli had been
very happy with the work carried out for my album and I had signaled one of his
friend to whom it would be nice make play the keyboards on
"Sotto un cielo
nero".
This song was getting a
bit a thing apart in the record, besause it contains many references to the
jazz-rock that would have been required to play from musicians well aware of
the language. For this Enzo advised me Alberto Tafuri, one of the most
important Italian producers and musicians in the pop field, with great
productions of some of the most popular contemporary artists. Alberto, however,
is also a superfine jazz musician and a progressive rock lover so therefore,
according to Enzo, he would be happy to play on a song like "Sotto un
cielo nero" that included interventions of moog, hammond and an unleashed
electric piano solo in the more jazzy section.
Alberto was very kind
and after having heard and liked the song has accepted the collaboration that
he would done in his home studio.
On September 11, I went
in Milan to hear the results. Although busy with the new edition of X-Factor in
the role of vocal coach, Alberto has found time to record his keyboards parts.
And what parts! He did the electric piano solo in an extraordinary way, but he
made even more! He recorded the same solo even with an acoustic piano. And when
I've listened it my mouth open in amazement did not want to close. Incredible!
A fluidity, speed and passion in the execution that I heard it only a few
times. In the studio then we had to decide whether to keep the piano solo
electric or acoustic one but I had no doubt about this.
lunedì 4 novembre 2013
Progetto Zuffanti: Alberto Tafuri
Abbiamo finito le registrazioni e il mixaggio de "La quarta
vittima" ormai da quasi un mese e il tempo fin'ora intercorso è stato
usato per occuparci di un mastering che fosse degno di questo nome. Che potesse
ovvero evidenziare le peculiarità del disco senza snaturarlo con volumi a palla
o frequenze fuori controllo. Oggi il miracolo, io e Rox abbiamo ascoltato il
lavoro sul mastering definitivo e la commozione è stata molta. Il disco suona
spaventosamente bene e tutto è al suo posto nello spettro sonoro in maniera
perfetta. Il suono è potente, potentissimo, ma allo stesso tempo morbido e
corposo; ti abbraccia senza spaccarti i timpani e ti fa assaporare ogni più
minimo dettaglio.
In sede di registrazione Rox ha fatto il suo capolavoro assoluto, il
mastering lo ha infiocchettato. Non vedo l'ora che lo possiate ascoltare.
11 settembre: Alberto Tafuri
Enzo Zirilli era rimasto
assai contento del lavoro realizzato per il mio album e mi aveva segnalato un
suo amico al quale sarebbe bello fare suonare le tastiere su “Sotto un cielo
nero”.
Questo pezzo stava
diventando un po' una cosa a parte nel disco, si tratta infatti di un brano con
molti riferimenti jazz-rock per la quel sarebbero stati necessari dei musicisti
bene a conoscenza del linguaggio, il tutto per non fare una cosa alla “vorrei
ma non posso”. Per questo Enzo mi ha consigliato Alberto Tafuri, uno dei più
importanti produttori e musicisti italiani in campo pop, con grandi produzioni alle spalle di alcuni tra i
più popolari artisti odierni. Alberto però è anche un sopraffino jazzista e un
amante del rock progressivo e quindi, secondo Enzo, sarebbe stato felice
di suonare su un pezzo come “Sotto un cielo nero” che prevedeva interventi di
moog, hammond e uno scatenato assolo di piano elettrico nella sezione più
jazzata.
Alberto è stato
gentilissimo e dopo avere ascoltato e gradito il pezzo ha deciso di collaborare
registrando il tutto suo home-studio.
L'11 settembre mi sono recato quindi in
quel di Milano per ascoltare il risultato. Anche se impegnatissimo con la nuova
edizione di X-Factor nel ruolo di vocal coach, Alberto ha trovato il
tempo di registrare le sue parti. E che parti! Nel punto jazzato ove
necessitavamo dell'assolo di piano elettrico lui ha realizzato lo stesso in
maniera straordinaria, ma ha fatto anche di più! Ha registrato lo stesso assolo
anche col piano acustico. E qui nel momento dell'ascolto la mia bocca aperta
dallo stupore non ne voleva saperne di chiudersi. Incredibile, una fluidità,
velocità e passione nell'esecuzione che poche volte ho sentito. In studio poi
dovevamo decidere se tenere il solo di piano elettrico o quello acustico ma io
non ho avuto dubbi al riguardo.
venerdì 1 novembre 2013
Fabio Biale plays in the new Project of Fabio Zuffanti...
The cd is in the process of mastering and we are working on the cover,
evaluating between different ideas. I do not want a painting or anything like
that, already abused in prog, I prefer a photograph that somehow reflects
something that characterizes the music. I hope to soon find the right picture.
These days we are also working to find dates to the "twenty years
tour" scheduled for next year, where in addition to the new album will
execute a rundown of pieces originally composed for Finisterre, Maschera Di
Cera and Hostsonaten. I'm choosing the musicians who accompany me in this new
adventure and from mid-November we start with the reharsals to be ready by
March 2014.
September 9 : Fabio Biale
Fabio is a valuable violinist from Savona specializing in folk music. He
played in two songs with great feeling. In one case he improvised on a baseline
provided by me (and the result is a thousand times superior to my own idea), in
another he redid the melody I had played in the demo, but with which emotion!
The violin seemed literally crying and melody has earned in passion in a
wonderful way.
lunedì 28 ottobre 2013
Progetto Zuffanti: Fabio Biale
Il disco è in
fase di mastering e stiamo lavorando alla copertina valutando tra varie idee.
Non voglio un quadro o cose simili, già stra-abusate nel prog, preferisco una
foto che in qualche modo rifletta ed esteriorizzi un qualcosa che caratterizza
le musiche. Spero di trovare presto la giusta immagine.
In questi
giorni stiamo lavorando inoltre per trovare date al “tour dei vent'anni”
previsto per il prossimo anno, dove oltre al nuovo disco eseguirò una
carrellata di pezzi composti originariamente per Finisterre, Maschera Di Cera
e Hostsonaten. Sto scegliendo i
musicisti che mi accompagneranno in questa nuova avventura e da metà novembre
partiremo con le prove per essere pronti da marzo 2014.
9 Settembre: Fabio Biale
Fabio è un validissimo violinista savonese
specializzato in musica folk e dintorni e ha suonato le poche parti per il suo
strumento con grande sentimento. In un caso ha improvvisato su una linea di
base fornita da me (e il risultato è mille volte superiore alla mia idea), in
un altro ha rifatto paro paro la melodia che avevo suonato sul demo, ma con
quale trasporto! Il violino sembrava letteralmente piangere e la melodia ne ha
guadagnato in passione ed emozione in maniera pazzesca.
martedì 15 ottobre 2013
Laura Marsano plays in the Fabio Zuffanti's project
The
moments of doubt have been brilliantly overcome by by Rox's
work of mixing. If at first the sounds seemed a little sharp and unbalanced
now, with some technical adjustements, everything fell into place and now I can
hear what is the perfect amalgamation of everything. Now it's time of the
mastering, to balance everything and give
the right power. At that point we will be ready for the final master that will
end up in the hands of the record company that will take care of then print it.
September
1 : Laura Marsano
Laura
is the guitarist with more attributes that I have ever known. It has power,
technique and fighting spirit that leaves stunned. Not only that, when the
songs requires it also becomes sweet and melodic as few doing literally fly his
guitar!
In
the recordings she was amazing as I expected. Before the guitar parts were
recorded it all seemed to lack something, but when Laura has played everything
went perfectly fine. There are a couple of points in the album - on "La
certazza impossible " and "Una sera d'inverno" - that literally
lead to tears. The guitar begin quiet and draws atmospheric melodic lines which
counterpoint the keyboards arrangements. Then, when you least expect it, the
guitar roar and leave you gasping for air. An absolute pleasure! I am not
exaggerating when I say that Laura 's guitar on this record has really made a
difference and raised it. I hope that the listener will realize this added
value, it is very rare to find talent like that!
lunedì 14 ottobre 2013
Progetto Zuffanti: Laura Marsano
I momenti di
dubbio sono stati brillantemente superati dal lavoro di mixaggio a cura di Rox. Se all'inizio i suoni mi erano
parsi un po' spigolosi e sbilanciati ecco che come per magia con qualche
accorgimento tecnico tutto è andato a posto e quello che ora posso sentire è il
prefetto amalgama del tutto. Manca il lavoro di mastering che a giorni verrà realizzato, e a quel punto saremo pronti per
il master finale che finirà nelle mani della casa discografica che poi penserà
a stamparlo.
1 Settembre: Laura Marsano
Laura è la chitarrista con più attributi che io abbia mai
conosciuto. Ha una potenza, una tecnica e una grinta che lascia esterrefatti.
Ma non solo, quando il pezzo lo richiede sa diventare dolce e melodica come
pochi facendo letteralmente volare la sua chitarra! Nelle registrazioni
è stata strabiliante come mi aspettavo. Prima delle chitarre definitive i pezzi
mi sembravano mancare di qualcosa ma nel momento in cui Laura ha suonato tutto
è andato ottimamente a posto. Ci sono un paio di punti nel disco – su “La
certezza impossibile” e su “Una sera d'inverno” - letteralmente da lacrime. La
chitarra parte tranquilla e disegna atmosferiche linee melodiche che
contrappuntano gli arrangiamenti tastieristici. Poi, quando meno te l'aspetti,
parte per la tangente ruggendo e lasciandoti letteralmente senza fiato. Ua
goduria assoluta! Non esagero se dico che la chitarra di Laura in questo disco
ha fatto realmente la differenza e lo ha elevato. Spero che chi ascolta possa
rendersi conto di questo valore aggiunto, è assai raro trovare talenti del
genere!
venerdì 11 ottobre 2013
Luca Scherani and Agostino Macor
Pictures of Enrico Rolandi and Giulia Spinelli
I'm
listening to the first trial mix of the album and all the feelings are mixed.
After months of work it's normal to come to a kind of "addiction" and
not being able to distinguish what works from what is to be reviewed. I step
from moments when nothing seems to satisfy me to others of absolute exaltation.
And likely that in this situation the best thing is to unplug for a moment and
return to the mix after a few days to evaluate everything with resting ears.
One
thing is certain, this records is not in any way "accommodating" .
It's dark, hard, angular, without any compromise, sometimes even stinging. Only
in the final piece the torment flows to a positive solution and it all melts
into a sweet music, somehow refreshing .
It's
really the distorted mirror of my emotions
August 13 + September 9 : Luca Scherani
+ Agostino Macor
In
the initial drafts of this record I planned not to involve it in any of my
usual (and more than excellent) employees. For solo work on my behalf (or in
Hostsonaten) in fact I always used a team of musicians who more or less
remained the same. This time however I wanted to do a different experience, get
in touch with new thinking in order to absorb new experiences and put in the
new work sounds and ways of playing different than the previous albums.
But
I have found at some point to need two special tools to embellish the sound
plot .These instruments were in the hands of two of my most regular
collaborators, Luca Scherani and Agostino Macor. So I did a happy exception to
the rule and I decided to put two brief cameo of the two mentioned above.
Luke
has given so its full contribution with a short (but rhythmically impossible)
combined with a vibraphone part of glockonspiel on "La quarta
vittima" the more Zappesque piece.
About
Agostino I know that he's very good with certain "space" sounds so I
decided to use him with his Theremin. There were in fact a couple of moments in
two songs that I was glad to fill with abstract sounds, rather than with
well-defined notes. The Theremin was perfect
for the purpose!
mercoledì 9 ottobre 2013
Luca Scherani e Agostino Macor
Fotografie di Enrico Rolandi e Giulia Spinelli
Sto ascoltando
da giorni la prima prova di mix del disco e le sensazioni sono contrastanti.
Dopo mesi di lavoro è normale giungere a una sorta di assuefazione e non
riuscire più a distinguere ciò che funziona da ciò che è da rivedere. Passo
quindi da momenti in cui mi sembra tutto da rifare ad altri di esaltazione
assoluta. E' probabile che in questo frangente la cosa migliore sia staccare un
attimo e ritornare sul mix dopo qualche giorno per valutare il tutto con
orecchie riposate.
Una cosa è
certa, questo disco non è in alcun modo “accomodante”. E' un album oscuro,
duro, spigoloso, senza compromesso alcuno, a tratti anche urticante. Solo nel
pezzo finale il tomento trova una positiva soluzione e il tutto si stempera in
una musica dolce e in qualche modo rinfrancante.
E' realmente lo
specchio deformato delle mie emozioni
13 Agosto + 9
settembre: Luca Scherani + Agostino Macor
Nei progetti
iniziali di questo disco avevo pianificato di non coinvolgere in esso alcuno
dei miei abituali (e più che ottimi) collaboratori. Per i lavori solisti a mio
nome (o a nome Hostsonaten) mi sono infatti sempre servito di un team di
musicisti che più o meno è rimasto sempre lo stesso. Stavolta invece avevo
voglia di fare un'esperienza diversa, entrare in contatto con nuove mentalità
in modo da assorbire nuove esperienze e inserire nel nuovo lavoro suoni e modi
di suonare un minimo differenziati rispetto agli album precedenti.
Mi sono però
trovato a un certo punto ad avere bisogno di due strumenti particolari per
impreziosire la trama sonora. Tali strumenti erano nelle mani di due dei mie
più assidui collaboratori; Luca Scherani e Agostino Macor. Ho fatto quindi -
come si suol dire – un felice strappo alla regola e ho deciso di
inserire un breve cameo dei due sopracitati.
Luca ha dato
così il suo pieno apporto con una breve (ma ritmicamente impossibile)
parte di vibrafono unito a un glockonspiel su “La quarta vittima”, il
pezzo più zappiano del disco.
Per quello che riguarda Ago so che
certe atmosfere "spaziali" come le crea lui non le crea nessuno per
questo ho deciso di impiegarlo al Theremin. C'erano infatti alcuni momenti in
un paio di pezzi che mi faceva piacere riempire con suoni astratti, più che con
note ben definite. Il Theremin è stato perfetto per lo scopo!
lunedì 7 ottobre 2013
Gian Marco "Pantera" Pietrasanta - Fabio Zuffanti's Project
Mixes
are started and are continuing unabated day by day. Now I can finally hear the
pieces in their full version ready to become final. It's time for the most
creative work where indulges with volume, effects and more. The album is coming
to light!
August
28 : Gian Marco "Pantera" Pietrasanta
Pantera is an historical figure in the
genoese music scene. Active for a long time he has played on a variety of
projects that have ranged from jazz to folk, classical and funky. In the
nineties with Blindosbarra created in an Italian way to funky-rock putting his
horns in the vibrant musical texture. Like many of the musicians who have
rallied he turned out to be a great fan of progressive rock and the moments in
which we have mentioned especially Van Der Graaf Generator you do not count.
The
positive (and a little out of the norm) thing that I have tried to do for this
record (thanks to the valuable advices by Rox) was to choose some musicians
from different areas than purely prog-lovers; jazz musicians, rockers, funkers
and others. This to give a different flavors to a music that anyway and in all
respects is progressive but is largely played by musicians who, although love
the genre, do not usually play it. The result is a rock-symphonic music more
dynamic, agile, lively and grooving, even in the most intricate moments.
In
the studio Pantera was caught by the
positive atmosphere that prevailed and gave the best of his best, both in
written parties than in solos, playing fluidly with flute, alto and soprano
sax.
More
and more the songs were taking their final form, a form in some cases quite
different from how I had designed in the demo. A robust and mature form. I, Rox
and all the musicians were infected by the euphoria of the work and do not wait
to hear the final result.
domenica 6 ottobre 2013
Gian Marco “Pantera” Pietrasanta e il nuovo "Progetto Zuffanti"
I mixaggi sono iniziati e stanno
continuando senza sosta giorno per giorno. Ora posso sentire finalmente i pezzi
nella loro versione completa e pronta a diventare definitiva. E' il momento più
creativo del lavoro ove ci si sbizzarrisce con volumi, effetti e quant'altro.
Il disco sta venendo alla luce!
28 Agosto: Gian Marco
“Pantera” Pietrasanta
Pantera è una figura storica nella scena
musicale genovese. Attivo da tempo ha suonato su svariati progetti che hanno
spaziato dal jazz al folk, classica e funky. Negli anni Novanta con i
Blindosbarra creò una via italiana a al funky-rock innestando alla
grande i suoi fiati nel movimentato tessuto musicale. Come molti
dei musicisti che ho chiamato a raccolta si è scoperto essere però anche un
grande stimatore del rock progressivo e i momenti in cui abbiamo citato
specialmente i Van Der Graaf Generator non si contano.
La cosa positiva e un pò fuori dalla
norma, che ho cercato di fare per questo disco (su prezioso consiglio di Rox) è
stata quella di contornarmi di musicisti provenienti da situazioni musicali
diverse da quelle prettamente prog; jazzisti, rockettari, funkettari e altri.
Questo per dare un sapore diverso a un tessuto che comunque e in tutto e per
tutto progressivo ma è suonato in larga parte da musicisti che, anche se
adorano il genere, non lo suonano abitualmente. Il risultato è una musica
rock-sinfonica maggiormente dinamica, più scattante, movimentata e groovosa,
anche nelle parti più intricate.
In studio Pantera si è fatto prendere dal clima positivo e stimolante che
vigeva e ha dato il meglio del suo meglio, sia nelle parti “obbligate”, sia
negli assoli destreggiandosi fluidamente
con flauto, sax soprano e contralto.
Sempre di più i pezzi stavano assumendo
la loro forma definitiva, una forma in qualche caso assai diversa rispetto a
come li avevo pensati nei demo. Una forma robusta e matura. Io, Rox e tutti i
musicisti eravamo contagiati dall'euforia del lavoro e non si vedeva l'ora di
sentire il risultato finale.
mercoledì 2 ottobre 2013
Enzo Zirilli and the project "Zuffanti"
Along with the events of the past weeks
let's begin to talk a little ' of the present. Four days ago we officially
finished all the recordings and we're starting mixes . Meanwhile we are also
defining the cover. The graph of AMS
Eugenio Crippa did me some very nice
photos in Milan and we are considering various hypotheses making us come up
with many different ideas. In addition, with director Simone Besutti,
we're thinking of a video clip which we hope to submit in early December.
That said let's go back to the description
of the musicians.
August 12
I have always worked with many talented
musicians, some with years of study behind, other self-taughts but with the
same great talent. The musicians I have chosen for the album however they gave
me another lesson in life and character.
Enzo Zirilli is an internationally
renowned jazz drummer, his artistic curriculum is scary and have it at my
service has been first and foremost an honor and then a lesson in true
professionalism.
In the only piece still orphan of drums -
"Sotto un cielo nero" - Enzo did the best of his best. In four hours
he played a large number of versions of the song, one more incredible than the
other. A real rhythm machine totally tireless and with a myriad of ideas so
well-aimed that when was the time to choose which to use has put us in crisis.
They were all so beautiful that we did not really know which one to choose.
What is the difference between a good
musician and a true musician? I think that the true musician never satisfied to
add good ideas, he never tires of playing. He is lead by his instinct and his
talent to give the best of the best. And as long as this optimum is not
achieved true musician not by peace.
I have always been a proponent of
"Good first take!" because I believe that in the very first take the
musician did his best, then it gets repetitive and takes over the job that
threatens to flatten everything. At first all you want is fresh and full of
passion. But this attitude can also hide a bit of laziness and unwillingness of
application. With Zirilli instead I got a good lesson on how a thorough study
of the piece do nothing more than make a mountain out new and brilliant ideas .
I am very happy with the choices I made
for this record, sometimes I listen to it - in this version still rough - and I
think that it is a bomb ready to explode. I am amazed by his power, his mood
dark and scratchy and its amazing technical performance. I exaggerate? And '
likely but all these new and great friends are giving me a very big hand to do
it and I think I have learned more in these two months of work in twenty years
of music. I exaggerate? No, it's just that the time is ripe and this album and
these collaborations were supposed to arrive now, at the end of a journey and
the beginning of a new way.
martedì 1 ottobre 2013
Enzo Zirilli nel progetto Zuffanti...
Insieme agli
avvenimenti delle settimane passate cominciamo a parlare anche un po' del
presente. Quattro giorni fa abbiamo finito ufficialmente tutte le registrazioni
e stiamo cominciando i mixaggi. Nel frattempo stiamo definendo anche la
copertina. Il grafico di AMS Eugenio Crippa mi ha fatto delle foto
molto belle in quel di Milano e stiamo vagliando varie ipotesi facendoci venire
in mente le idee più disparate. Inoltre, insieme al regista Simone Besutti,
stiamo pensando al video di un pezzo, che speriamo di potere presentare già a
inizio dicembre.
Detto ciò
torniamo alla descrizione dei musicisti.
12 Agosto
Ho sempre
collaborato con validissimi musicisti, alcuni con anni di studi alle spalle,
altri autodidatti ma dotati lo stesso di enorme talento. I musicisti che ho
scelto per il disco però mi hanno dato un'ulteriore insegnamento di vita e di
carattere.
Enzo Zirilli è un batterista jazz di fama internazionale, il suo curriculum
artistico è pauroso e averlo al mio servizio è stato in primis un onore e poi
una lezione di vera professionalità.
Nell'unico
pezzo ancora orfano di batteria - “Sotto un cielo nero” - Enzo ha, come si suol
dire, dato il bianco. In quattro ore ha suonato infatti un gran numero
di versioni della canzone, un più incredibile dell'altra. Una vera macchina del
ritmo totalmente instancabile e foriera di miriadi di idee talmente azzeccate
che in sede di editing ci ha messo in crisi. Erano tutte talmente belle che non
sapevamo veramente quale scegliere.
Quale è la
differenza tra un bravo musicista e un vero musicista? Che il vero
musicista non si accontentata mai di aggiungere buone idee, non si stanca mai
di suonare ma si fa guidare dal suo istinto e dal suo talento per dare il
meglio del meglio. E finché questo optimum non è raggiunto il vero musicista
non si da pace.
Io sono da
sempre un fautore del “buona la prima” perché credo che nelle primissime take
si dia il massimo del cuore, poi la cosa si fa ripetitiva e subentra il
mestiere che rischia di appiattire il tutto. All'inizio invece si è freschi,
carichi e pieni di cose da trasmettere. Ma il mio è un atteggiamento che può
nascondere anche un po' di pigrizia e scarsa volontà di applicazione. Con
Zirilli invece ho avuto una bella lezione sul quanto un approfondito studio del
pezzo, un entrarci maggiormente minuto dopo minuto, non faccia altro che fare
uscire una montagna nuovi e brillanti spunti.
Sono molto
felice delle scelte che ho fatto per questo disco, in certi momenti lo ascolto
- in questa versione ancora grezza e mancante di vari tasselli - e mi sembra
una bomba pronta a esplodere, sono esterrefatto dalla sua potenza, dal suo mood
oscuro e graffiante e dalla sua stupefacente resa tecnica. Ho superato me
stesso? E' probabile ma tutti questi nuovi e grandi amici mi stanno dando una
grossissima mano a farlo e credo di avere imparato più in questi due mesi di
lavoro che in vent'anni di musica. Esagero? No, è solo che i tempi sono maturi
e questo disco, queste collaborazioni dovevano arrivare ora, al termine di un
percorso e all'inizio di un nuova via.
mercoledì 25 settembre 2013
Riccardo Barbera: July 18
For the first time since sound I decided to entrust the bass parts on a
disk to another musician. As much as I love this instrument and may be able to
pull something decent out of it there's no doubt that I have some technical
shortcomings. And since this new album's compositions often contain highly
"technical" areas seemed to make sense let play in it someone who
could do what I could'nt. On the one hand I have to say that a I was a little
sorry not play my instrument but when I heard what Riccardo Barbera took out I
could not help but think that you have made the right choice.
Riccardo in Genoa is considered one of the best bass players and is
basically a jazz musician but also a valuable and unexpected rocker.
It always seems to be exaggerated with too much enthusiasm. But how do
you not get excited when seeing a perfect performance by a musician who entrust
your songs and enriches it with exactly what you wanted and more? This is what
Riccardo has done with the bass on my record. Accurate, powerful, delicate when
it needed and groovin' at the right points. Better not get too used otherwise I
will not want to play in my records .
Riccardo has played all over the album alternating the electric bass,
fretless and double bass. Wonderful in particoular his contribution on the most
orchestral song: "Una sera d'inverno", where it was literally able to
sing his instrument under the intense symphonic apparatus. In the most
difficult sections he also pulled down note for note every part and playing
very accurate. I could not have asked for better.
Find a variety of detailed info on Riccardo's career here:
Here are a couple of videos documenting the recording sessions
martedì 24 settembre 2013
Riccardo Barbera... era il 18 di luglio
18 luglio:
Riccardo Barbera
Per la prima volta da quando suono ho deciso di affidare le parti
di basso in un disco a un altro musicista. Per quanto io possa amare tale
strumento e possa riuscire a tirar fuori da esso qualcosa di decente suonandolo
è indubbio che abbia delle lacune tecniche e che più di tanto non riesca a
fare. A volte quindi penso sia meglio
rendersi conto dei propri limiti e fare un passo indietro piuttosto che
insistere caparbiamente a fare (male) ciò che non riesce. Siccome in questo nuovo
album le composizioni si spingono spesso verso territori altamente tecnici mi
sembrava sensato farvi suonare qualcuno che potesse fare quello che io non
riuscirei a fare bene. Da una parte devo dire che un po' mi è spiaciuto non suonare il mio
strumento, ma quando ho sentito cosa tirava fuori Riccardo Barbera non ho potuto
far altro che pensare di avere fatto la scelta giusta.
Riccardo a Genova è considerato uno dei migliori bassisti sulla
piazza ed è fondamentalmente un jazzista, ma anche un validissimo e insospettabile
rockettaro.
Sembra sempre che io sia esagerato e che mi lasci andare troppo
con l'entusiasmo. Ma come si fa e non esaltarsi quando si assiste a una
performance perfetta da parte di un musicista a cui affidi le tue canzoni e lui
te le arricchisce con esattamente tutto quello che avresti voluto e anche di
più? Questo è ciò che Riccardo ha fatto con i bassi sui pezzi del disco.
Precisi, potenti, delicati quando ci voleva e groovosi al punto giusto.
Meglio che non ci faccia troppo l'abitudine altrimenti non vorrò più suonare
nei miei dischi.
Riccardo ha suonato in
tutto l'album alternando il basso elettrico al fretless e al contrabbasso.
Meraviglioso in particolare il suo apporto sul pezzo più orchestrale del disco:
“Una sera d'inverno”, ove è riuscito letteralmente a far cantare il suo
strumento sotto l'intenso apparato sinfonico. Nei punti più difficili inoltre
ha tirato giù nota per nota ogni parte suonando poi preciso al millesimo. Non
avrei potuto chiedere di meglio.
Trovate tutta una serie di
info dettagliate sulla carriera di Riccardo qui:
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